Molti utenti acquistano una stampante perchè attratti dal prezzo basso (spesso trovano promozioni sotto costo), oppure perchè una data caratteristica ha catturato così tanto l’attenzione da rendere il costo un problema secondario. Pochi, anzi forse nessuno, fanno una valutazione sulle reali esigenze che la futura stampante dovrà soddisfare o sul reale costo di mantenimento che si dovrà sostenere dopo l’acquisto della periferica.

Sembrerà strano ma forse facendo un parallelismo con le automobili riuscirò ad essere più chiaro.

Credo che nessuno si sognerebbe di andare da un concessionario ad acquistare un’autovettura basando il suo criterio di valutazione unicamente sul prezzo del bene, ma piuttosto si cercherà di estendere la valutazione su più parametri come le prestazioni, le garanzie, gli optional disponibili di serie, i costi di gestione (tagliando, assicurazione, bollo, etc…), infine l’utente scegliera anche in considerazione del reale utilizzo che farà del bene.

Quando si acquista una stampante, per evitare di fare errori bisognerebbe avere lo stesso approccio al problema. Scegliere cioè una macchina che soddisfi più criteri di valutazione, ma soprattutto è determinante conoscere a priori il costo e la durata dei materiali di consumo come i toner, i tamburi (unità immagine), il gruppo fusore, l’unità di trasferimento. Chiaramente non tutte le macchine hanno come materiale di consumo il gruppo fusore, per alcune quest’ultimo è considerato una parte di ricambio, quindi più difficile conoscerne il prezzo.

Ma torniamo a noi, una volta che sono a conoscenza delle caratteristiche del prodotto e quindi che sono sicuro che quest’ultimo possa far fronte alle mie reali esigenze, è necessario che mi metta a fare due conti per capire esattamente quanto mi costerà stampare una pagina. I conti sono semplicissimi da eseguire, basta dividere il costo del singolo consumabile per il numero di copie dichiarato dal produttore, sommando i singoli risultati avrò così il costo di ogni singola pagina stampata (esclusa la carta ovviamente).

Facendo l’esercizio sopra descritto per diversi modelli, noterete che l’investimento iniziale della macchina è inversamente proporzionale al costo copia della stessa. Mi spiego, quanto più si spenderà per l’acquisto di una stampante, tanto meno costerà la copia che questa produrrà. Il motivo è semplicissimo, più si sale di prezzo più crescono le prestazioni (velocità di stampa, carico di lavoro, etc..) e conseguentemente cresce l’autonomia, che significa cartucce toner più capienti e quindi in proporzione meno costose.

E’ comprensibile che molti utenti non abbiano tempo da deidcare a questo tipo di valutazione e che quindi affidino la propria scelta sollo sulla base dei suggerimenti del proprio rivenditore di fiducia, ma ahimè troppo spesso queste si rivelano scelte sbagliate che nel lungo periodo diventano onerose e insostenibili. A quanti è capitato di trovare su internet o sugli scaffali dei centri commerciali offerte imperdibili di stampanti laser o inkjet, e convinti di fare un affare precipitarsi all’acquisto tranne poi rendersi conto al primo acquisto di cartucce (consumabili) che il valore delle stesse supera di gran lunga quello della macchina appena acquistata.

Ecco quidni alcune semplici regole da rispettare per garantirsi un acquisto oculato:

  • Stimare il numero di copie mensili necessario per fare fronte alle proprie esigenze, per farlo basta fare avere un’idea del numero di stampe giornaliere (20 stampe al giorno si traducono in circa 500 copie/mese) o del numero di risme di carta che si consumano (1 risma di carta=500 fogli).
  • Valutare, in riferimento al carico di lavoro che la macchina dovrà sopportare, la velocità di stampa (che si misura in pagine per minuto “ppm”) e la memoria disponibile. Poca memoria significa più tempo di elaborazione del processo.
  • Verificare che per la macchina in questione esistano consumabili rigenerati o compatibili, questo vi permetterà di risparmiare ulteriormente sui costi di mentenimento della macchina stessa.
  • Assicurarsi che in zona ci sia uno o più tecnici in grado di darvi assistenza, questo impedirà fermi macchina lunghi e ingestibili.
  • Calcolare il costo copia di più stampanti e metterli a confronto, facendo attenzione a considerare anche i millesimi di euro. Una stmapante b/n tipicamente ha un costo copia che oscilla tra 0,01€ e 0,02€ un utente che stampa 50.000 copie all’anno dovrà prestare molta attenzione ala differenza, perchè questa si traduce in 500,00€ all’anno di spesa o di risparmio.

Un’altra soluzione è il noleggio della stampante, questo servizio viene tipicamente offerte solo per stampanti laser. In pratica il bene viene concesso in comodato d’uso all’utente il quale paga un canone mensile che può comprendere anche un monte copie. Con questo sistema l’utilizzatore esternalizza il problema della gesitone della stampante, qiundi manutenzione ordinaria e straordinaria, parti di ricambio, ma soprattutto i consumabili non sono più un suo problema. Sarà compito della società che offre il servizio preoccuparsi che tutto funzioni per il meglio.