Da un pò di tempo si sente parlare dei potenziali effetti dannosi causati dall’utilizzo delle  stampanti laser. Uno studio fatto da ricercatori australiani evidenzia che nella fase di stampa dei documenti vengono emesse nell’ambiente particelle pericolose composte principalmente da polvere di toner.
Un gruppo di ricercatori tedeschi (Fraunhofer Institute) ha condotto uno studio commissionato da  BITKOM, associazione che rappresenta le imprese del comparto ICT, i cui risultati sono notevolmente diversi, stabiliscono cioè che le emissioni di queste macchine non derivano dal toner, ma piuttosto da altri elementi innocui come paraffina ed altri elementi organici, che per altro sono estremamente volatili.
Una delle proprietà essenziali di questo particolato ultrafine – spiega Tunga Salthammer, uno dei ricercatori – è la loro volatilità, e questo indica che non stiamo studiando una polvere di toner“.

Il motivo per il quale le stampanti emettono tali particelle è dovuto al gruppo fusore, che raggiunge temperature pari a 220 °C, necessario per far aderire la polvere toner sulla carta. I dispoditivi adottati per ridurre le emissioni spesso non sono sufficienti in quanto spesso le particelle raggiungono l’ambiente esterno insieme alla carta stampata.

via: punto-informatico